Quando, alle ore 00,30 circa di domenica 19 luglio, è calato l'ideale sipario sulla notte di Moda e Motori 2015, tutti abbiamo tirato un lungo sospiro, a vario titolo: il pubblico, che si era divertito e forse già provava un refolo di nostalgia; il vostro conduttore, che di polmoni dopo quella maratona non ne aveva proprio più; i tecnici e la regia, impegnata senza tregua per tutti i 135 minuti dello spettacolo; e tutti quanti al CAMPE, perché quella che andava in archivio era stata la più ambiziosa, importante e insidiosa nel decennio ormai di edizioni di questa classica kermesse a Porto San Giorgio. La sede, del tutto nuova, l'area ex Grand Hotel, oggi Bambinopoli, ha richiesto uno sforzo organizzativo e strumentale assai più impegnativo che nelle passate edizioni, le quali già non erano uno scherzo; l'inserimento di nuove attrazioni andava a corredare un evento di per sé importante, portandolo letteralmente a un altro livello. La logistica era come minimo interlocutoria, trattandosi di concentrare la trentina di veicoli di assoluto pregio nella rotonda prospiciente l'area-parco dello spettacolo. Tante, insomma, le variabili, e di conseguenza altrettanti i rischi. Ma non ci restava che correrli, dando ciascuno il meglio e sperando per il meglio.
Alla prova dei fatti, i risultati non sono mancati: oggi possiamo probabilmente parlare della edizione migliore mai allestita. Lo testimoniava l'atmosfera, elegante, importante ma allo stesso tempo intima e complice tra tutti i protagonisti e il pubblico; lo testimoniava l'afflusso davvero clamoroso, oltre mille presenze, qualcosa che neppure era dato immaginare alla vigilia: per dare un'idea, le edizioni passate all'Arena Europa arrivavano a mettere insieme circa 300/400 visitatori, e si parlava di un successo inaudito; questa volta l'afflusso si è quasi triplicato, con un effetto da una parte gratificante, dall'altra preoccupante perché tutte le dimensioni dell'evento ne uscivano complicate.
I 26 veicoli, ciascuno meraviglioso a suo modo, hanno fatto naturalmente la loro parte; brave le modelle, che hanno valorizzato abiti di scena davvero favolosi, mai così belli; ottimi i danzatori, che hanno impreziosito due momenti scenici con tanghi vertiginosi; importante lo sfondo, con una copertura di luci e di impianti audio che si riverberavano per l'intera piazza, sublimata dal maxischermo che irradiava in diretta lo svolgersi dell'evento: e ce n'era bisogno, perché, dato l'enorme afflusso di folla, molti spettatori seduti non avrebbero altrimenti potuto cogliere in pieno certe suggestioni, certi passaggi nell'atto stesso del loro svolgersi. Alcuni momenti sono stati indubbiamente di forte impatto: lo sfilare delle auto storiche sulle note di “Piove” di Domenico Modugno, di “Shout” degli Isley Brothers, e poi di Mina, dei Beatles e i Rolling Stones, fino alla impareggiabile tromba di Chet Baker sull'inconfondibile tema di “Sentirsi Soli” di Piero Umiliani, hanno assunto il sapore di cartoline viventi, con un vertiginoso effetto di tempo reale: un'altra epoca di colpo si materializzava, risucchiando la contemporaneità.
Il valore aggiunto lo ha senz'altro portato Lighea, artista completa, dalla voce incredibile e dalla presenza scenica travolgente, che, insieme al giovanissimo ed ottimo chitarrista Giacomo Liverotti di Amandola, ha letteralmente fatto viaggiare gli spettatori fra epoche diverse, offrendo scintillanti versioni di “Parlami d'amore Mariù”, “Un'ora sola ti vorrei”, “Camminando sotto la pioggia”, “Personalità”, “Un giorno dopo l'altro”, fino al gran finale, con tutte le modelle in passerella, di “Un'avventura”. Lighea, che ha mostrato di divertirsi, inserendosi perfettamente nello spirito della manifestazione, è stata una presenza strepitosa, applaudita a più riprese dagli oltre mille spettatori, e possiamo fin d'ora anticipare che sarà protagonista anche il prossimo anno, nell'edizione del decennale.
Decennale che non potrà sfornare ulteriori novità; alcune ereditate proprio dall'edizione appena trascorsa, perché va detto che non tutti gli elementi predisposti sono potuti andare in scena questa volta; e qui si apre il capitolo dolente, relativo alla logistica e ad una collaborazione, da parte del Comune ospitante, che sarebbe stato lecito aspettarsi più fattiva, e più comprensiva. Tanto per cominciare, l'intera area dello spettacolo avrebbe dovuto essere riservata agli spettatori effettivamente coinvolti anziché lasciata libera ad un afflusso abnorme e caotico, proveniente da ogni parte, lungomare, viali interni e da quella Notte Rosa che, di fatto, ha finito, per il secondo anno consecutivo, per rappresentare una sorta di concorrenza assurda alla nostra manifestazione: che senso ha concentrare due eventi così rilevanti nella stessa sera, anziché smistarli in date diverse, con l'unico effetto di aggiungere problemi a imprevisti? L'afflusso stesso di pubblico, lo dicevamo all'inizio, è stato talmente massiccio da obbligare a un certo punto ad una sorta di estemporanea e tempestiva transennazione, pena l'impossibilità di continuare con lo spettacolo, e anche nell'interesse stesso della folla, che rischiava di invadere letteralmente la passerella per i veicoli in esibizione. Tutto questo è stato fatto da soci e collaboratori del CAMPE, nella totale latitanza di elementi pubblici che una riunione così importante e partecipata avrebbe viceversa consigliato, se non addirittura obbligato.
In definitiva, un tale successo si rivela per forza di cose lusinghiero, gratificante, ma allo stesso tempo non può non porre, almeno a noi, questioni di sicurezza e di organizzazione, in prospettiva futura. Il vostro club ha saputo fare crescere “Moda e Motori” costantemente, portandola ad un livello strutturale e spettacolare di grande professionalità sotto tutti gli aspetti, ma proprio questa rilevanza richiede un impegno e un'attenzione di supporto del tutto diversa, finalmente adeguata, e in ogni modo esclude senza margine la possibilità, nel 2016, di fare scaturire dal caos e dall'anarchia un decennale che dovrà idealmente coronare una storia di sforzi, successi, premi e, soprattutto, felicità da parte di un pubblico che ormai considera questo un appuntamento irrinunciabile per la sua estate; stagione, non andrebbe dimenticato, che nel comprensorio ne esce certamente beneficata da una ricaduta promozionale, turistica e culturale di assoluto prestigio, il che rientra poi tra le priorità del CAMPE, che non vuole limitarsi a proporre iniziative come queste confinandole nell'ambito fine a se stesso del motorismo storico, viceversa spera sempre di offrire un contributo all'immagine di località senz'altro interessanti, ma troppo spesso ancora largamente da scoprire.
Resta ancora spazio per rimarcare la copertura mediatica, con bei servizi dall'emittente Video Tolentino, e costanti riprese sui quotidiani e, a pioggia, su internet. Quanto a noi, cari Soci e cari Amici, lasciateci, in finale, appena un rigo per poter esprimere la nostra soddisfazione per una sfida così impegnativa, raccolta, vinta oltre ogni aspettativa, profondendo ciascuno un impegno e una fatica che sono andati oltre le possibilità di partenza.
Il CAMPE