Cari Soci, cari Amici,
a distanza di circa un mese possiamo tracciare un bilancio della nostra manifestazione regina, quella “Moda e Motori” che ha davvero sbancato nell'area ex Grand Hotel lo scorso 18 luglio. Si è trattato di un momento da ricordare nella storia già avventurosa di questa iniziativa, per la difficoltà della preparazione per la novità della sede, per la rilevanza dell'intero apparato: mai come in questa edizione abbiamo assecondato l'ambizione di offrire un autentico spettacolo al pubblico, fatto di momenti diversi, di situazioni che cambiavano, di spunti, di suggestioni; un vero show, insomma, proposto rigorosamente dal vivo e dove tutto era reale, niente apparteneva alla realtà virtuale dei computer. È stato uno spettacolo difficile, perché l'afflusso, pure previsto, si è rivelato clamorosamente più alto, con la gente che – molti di voi lo avranno constatato personalmente – si spingeva fin sulla passerella, creando problemi nello svolgimento dello spettacolo e qualche apprensione per la sicurezza: alla fine abbiamo dovuto provvedere, davvero “in tempo reale”, con un estemporaneo transennamento della zona almeno più centrale. Abbiamo visto susseguirsi, come di regola, veicoli storici, abiti d'epoca, ma anche cantanti, brani d'antan, e poi filmati, e danzatori. Abbiamo provato a creare un crescendo, con alcuni momenti davvero suggestivi, come nel segmento dedicato agli anni Sessanta, quando le vetture, proiettate in diretta su maxischermo, sono sfilate al suono indimenticabile delle canzoni di Mina, Domenico Modugno, e ancora Chet Baker, i Beatles, i Rolling Stones...
Tutte improvvisazioni che non si improvvisano, che, nella loro immediatezza, vengono pensate, ponderate a lungo. C'era un “service”, come si chiama la struttura tecnica di suppporto, molto complesso, c'è stato un impegno ancora più profondo nell'ideazione e nella conduzione. Non sono mancati imprevisti e intoppi logistici, perché quando si propone un evento simile c'è sempre qualcuno che, vuoi per invidia, vuoi per l'esibizionismo un po' patetico di chi resta a guardare, tenta di creare qualche disturbo, per esempio cercando un pretesto per spostare i gazebo deputati a camerini per le modelle. Il piccolo rondò antistante il pubblico giardino dell'ex Grand Hotel ha faticato a contenere tutti i veicoli in attesa di sfilare, ma anche in questo caso ce l'abbiamo fatta; e potremmo continuare, ma limitiamoci a riassumere così: una grande, complessa, complicata avventura che ha impegnato tutti al Club, e che alla fine abbiamo vinto tutti insieme.
L'edizione 2015 è stata importante anche per altri motivi: si è risolta nel culmine di un percorso a sua volta avventuroso, cominciato otto edizioni prima e via via cresciuto, arricchito di edizione in edizione: anno dopo anno, Moda e Motori diventava un classico, guadagnandosi riconoscimenti, premi, ottima stampa, il favore di un pubblico sempre più numeroso, fino a tradursi in un appuntamento irrinunciabile, tra i più eleganti e rilevanti, dell'estate a Porto San Giorgio, non meno che sfilata di primaria importanza tra gli addetti ai lavori anche da altre regioni. È una formula che ha trovato i suoi imitatori, i suoi fac-simile, ma non basta unire auto e vestiti per farne qualcosa di unico e, fino ad oggi, nessuno ha ancora saputo concretizzare un evento così sfaccettato e curato nelle sue riletture contestuali del Novecento, partendo dal design e dalla tecnica automobilistica per arrivare fino alle avanguardie artistiche. A questo punto, dopo tanto crescere, il Club si trova davanti ad una sfida davvero difficile, eppure non eludibile: raccogliere la nostra stessa eredità e preparare una edizione ancora più ricca, più bella, più indiscutibilmente pregiata per il decennale. Come fare? Le idee sono già in circolo, alcune arriveranno fino in passerella, altre, inevitabilmente, saranno scartate lungo il percorso; il punto fondamentale, è che dieci anni di Moda e Motori significano dieci anni di impegno, di crescita, di difficoltà sparse lungo le edizioni come percorsi di guerra (dai mille permessi, all'impianto elettrico comunale che non reggeva, alla necessità di inventare nuove formule, al cambio di collocazione dell'evento...), alla capacità di essere sempre e sempre più convincenti, ai mille modi per intrattenere un pubblico sempre più numeroso e giustamente sempre più esigente: nella continuità della sua storia, non c'è mai stata una edizione di Moda e Motori uguale alla precedente. Dire decennale vorrà dire per tutti avere scavato una piccola storia privata, del Club, all'interno della storia infinita e magnifica del motorismo, cercando di onorarla sempre al meglio, con pochi mezzi, tutto sommato, ma una grande energia, e una ancora più grande speranza: quella di non arrendersi mai alle difficoltà, ripartendo sempre dall'ultimo successo o dall'ultimo imprevisto, per spingersi ancora un poco oltre. Nello spirito, in fondo, del Novecento, secolo breve ribollente di conquiste.
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