venerdì 31 dicembre 2021

BUON 2022 DAL CAMPE



Carissimi tutti,

noi del CAMPE vorremmo rivolgervi i nostri auguri più sentiti per un 2022 davvero diverso, nella speranza di tornare ad essere quelli che eravamo. Forse non siamo riusciti a restare più presenti nell'anno che si chiude, ma non è stata colpa nostra. Abbiamo combattuto sempre, fino all'ultimo, abbiamo dovuto rinunciare agli appuntamenti più importanti, ci siamo costretti ad accettare una condizione impossibile, abbiamo partecipato là dove era possibile. Ma ci siamo ancora e la nostra voglia di fare non è spenta. Ci siamo ancora e pensiamo alle cose da organizzare, ai ritorno di Moda e Motori, del Grand Tour delle Marche e di tutte le occasioni che verranno. Intanto, vogliate gradire il nostro pensiero per un periodo di feste almeno sereno, per quanto possibile. Noi riapriremo la nostra sede di Porto San Giorgio il prossimo 4 gennaio, sempre a disposizione per ogni esigenza e anche solo per il piacere di rivedere i nostri soci. A presto dunque, e felice 2022!

Il CAMPE

sabato 18 dicembre 2021

Rinnovi ed omaggi


Cari amici, cari soci,
per chi vorrà effettuare il rinnovo dell’iscrizione al Club C.A.M.P.E. ed all’A.S.I. per il 2022 (o iscrivere per la prima volta) e ci verrà a trovare personalmente in sede, abbiamo preparato dei piccoli omaggi.
Vi aspettiamo, con un affettuoso augurio di serene festività! 

sabato 4 dicembre 2021


 Cari Soci, 

anche quest'anno siamo, purtroppo, ad informarvi che non potremo celebrare il nostro tradizionale pranzo sociale, come già l'anno passato: troppe le difficoltà, i sacrifici anche fisici per i commensali, per non parlare dei rischi. Siamo, comprenderete, avviliti e mortificati, ma davvero non possiamo operare altrimenti, e lo stesso era accaduto per “Moda e Motori”. Non resta che guardare ostinatamente al domani; a un 2022 che vogliamo con tutti noi stessi diverso, come lo potrà essere un ritorno al futuro. Sappiate che proprio per Moda e Motori abbiamo già impegnato il Comune di Porto San Giorgio, per la solita scadenza della metà di luglio: per la precisione, il 16 e 17 luglio 2022, sempre nella cornice dei giardino “Bambinopoli” di Porto San Giorgio. È un atto di fiducia nel ripristino di una normalità possibile, e ci impegneremo a fondo per mantenere l'impegno. Naturalmente vi forniremo di volta in volta le notizie e gli aggiornamenti in merito; sappiate, comunque, che Moda e Motori ci sarà, e... tenete caldi i motori delle vostre auto storiche. 

Prima ancora, e nella stessa logica, abbiamo confermato l'appuntamento col Raduno Lancia di Fermo, già previsto per i giorni 28 e 29 maggio 2022. Ovviamente, non solo di queste due manifestazioni cardine sarà fatto il prossimo calendario: lo vogliamo, al contrario, ricco quanto e più che negli anni felici in cui abbiamo potuto ritrovarci a spasso per la nostra regione, le Marche, con frequenti escursioni anche nelle regioni limitrofe. Sempre nel segno della buona compagnia, della buona tavola, della curiosità per borghi e villaggi da scoprire (o riscoprire), e, soprattutto, della nostra passione indomabile per il motorismo storico.

     Vogliate gradire tutti i nostri auguri più sentiti per le Festività imminenti, e ricordate sempre che qui al CAMPE ogni sforzo è per tutti noi, per alimentare questa tradizione che ci unisce anche a dispetto delle emergenze.

Il C.A.M.P.E.

P.S.: Si ricorda che con la fine dell’anno avrà termine la validità dell’iscrizione al Club C.A.M.P.E. ed all’A.S.I. per il 2021. Le quote d’iscrizione per il 2022 sono invariate ed il rinnovo può essere effettuato tramite bollettino di c.c. postale, tramite bonifico o venendo personalmente in sede. 
Chi ci verrà a trovare riceverà un piccolo omaggio, vi aspettiamo!

martedì 30 novembre 2021

Foto del C.A.M.P.E. alla Fiera d'Autunno

Cari amici, cari soci,
eccovi alcune foto della nostra esposizione alla "Fiera d'Autunno" che tanto successo ha riscosso tra i numerosissimi visitatori che si sono alternati in questa bella giornata.

Tutti le immagini le potete trovare sulla nostra pagina Facebook, insieme a quelle di tutti nostri eventi.

venerdì 19 novembre 2021

IL CAMPE ALLA FIERA D'AUTUNNO DI PORTO SAN GIORGIO

 


Carissimi tutti,

il CAMPE sarà protagonista, domenica prossima 21 novembre, della Fiera d'Autunno a Porto San Giorgio, appuntamento che attira sempre numerosissimi visitatori anche da centri limitrofi. Porteremo una nutrita selezione dei nostri veicoli storici, che saranno in bella mostra lungo il centrale viale Buozzi (viale della Stazione), dalle ore 11 alle ore 17. Una esposizione che, siamo certi, riscuoterà il consueto successo anche se i modelli resteranno "statici", senza caroselli o tragitti previsti. Vi aspettiamo, sarà un'altra occasione per ritrovarci e stare insieme.

Il CAMPE

martedì 9 novembre 2021

FINALMENTE UNA BELLA DOMENICA INSIEME


 

Carissimi tutti,

siamo infine riusciti a ritrovarci, come speravamo: l'occasione di domenica scorsa tra Montafalcone Appennino e Smerillo l'abbiamo voluta con tutte le nostre forse, e ne è valsa la pena. Abbiamo potuto riassaporare quelle sensazioni che ci contraddistinguono e che motivano i nostri sforzi, fatte di compagnia, di allegria, perché no di speranza. Bello è stato il giro per i paesi, bella la visita al Museo di Montefalcone, a spasso nel tempo tra arte sacra e preistoria, squisita l'accoglienza del sindaco Giorgio Grifonelli e dell'assessore Jessica Valentini. E ottimo e abbondante, al solito, il pranzo al ristorante Le Logge di Smerillo. Le nostre amate auto d'epoca ci hanno permesso ancora un pretesto per unirci, e per guardare oltre questo allucinante periodo che sembra non dover finire mai (ma finirà...). Sulla nostra pagina Facebook trovate alcune fotografie della giornata, che resterà a lungo nella nostra memoria. Questo appuntamento d'autunno è ormai un classico, ma sempre nuovo e stupendo da riassaporare. Ci lasciamo così, guardando a un 2022 davvero diverso, come un ritorno al futuro pieno di cose belle, di raduni, manifestazioni, iniziative e... veicoli storici.

Il CAMPE



sabato 30 ottobre 2021

DOMENICA 7 NOVEMBRE, TUTTI A MONTEFALCONE - SMERILLO!



Carissimi tutti,

siamo a rinnovarvi l'invito a partecipare, la prossima domenica 7 novembre, alla nostra ultima manifestazione, una delle non numerose anche per quest'anno: si terrà, come sapete, nei paesi dell'entroterra Fermano, Montefalcone e Smerillo. E' previsto l'arrivo a Montefalcone in mattinata, intorno alla dieci, a Montefalcone, il breve giro del paese e la visita al locale museo archeologico. Poi, intorno alle 13, la carovana dei veicoli storici si trasferirà nella vicina Smerillo, alla riscoperta di un luogo riposante per lo spirito; qui staremo insieme in allegria al rinomato ristorante Le Logge, che già da anni ci accoglie sempre deliziandoci. L'occasione è quella di riunirci, per confrontarci e mettere in cantiere nuove iniziative per un 2022 che tutti ci auguriamo migliore e più ricco di incontri. Fateci pervenire le vostre adesioni in sede: sarà importante ritrovarci tutti. 

Il CAMPE

mercoledì 20 ottobre 2021

TORNA IL 7 NOVEMBRE L'INCONTRO A MONTEFALCONE - SMERILLO

 


Carissimi tutti,

nella persistente difficoltà di ritrovarci secondo un calendario consueto, non rinunciamo almeno agli appuntamenti più tradizionali e più seguiti. Torna così l'escursione autunnale nei paesi dell'entroterra fermano, Montefalcone Appennino e Smerillo. La tabella di marcia è la solita: l'arrivo in mattinata, intorno alla dieci, a Montefalcone, il breve giro del paese e una sosta per un caffè e, magari, una prelibatezza di forno. Quindi, intorno alle 13, la carovana dei nostri veicoli storici si trasferirà nella vicina Smerillo, dal meraviglioso panorama, oasi di serenità, per consumare tutti insieme il pranzo nel ristorante Le Logge. Nel pomeriggio, i saluti su quella che, come di consueto, è la manifestazione che conclude la stagione; salvo poi ritrovarci in dicembre, in occasione del pranzo sociale, sul quale sapremo essere più precisi prossimamente. Intanto, aspettiamo le vostre adesioni per una giornata insieme e per lasciarci alle spalle un altro anno di troppi sacrifici e di poche soddisfazioni. A presto,

il CAMPE

lunedì 4 ottobre 2021

GIORNATA NAZIONALE AUTO D'EPOCA, SUCCESSO PER IL CAMPE A PORTO SAN GIORGIO



Carissimi tutti,

eccoci alla mostra di domenica 26 settembre a Porto San Giorgio in occasione della Giornata Nazionale del Motorismo Storico indetta dall'ASI. Il CAMPE, come sempre, ha fatto la sua parte proponendo stupendi modelli di auto e moto che non hanno mancato di riscuotere l'ammirazione di un pubblico sempre numeroso e interessato. Certo, la situazione, ormai perdurante, ha impedito iniziative più articolate, ma le nostre vetture d'epoca fanno la loro stupenda figura anche così: ferme, in vetrina, a testimoniare di epoche diverse, che ciascun modello ha contribuito ad esaltare. Sulla nostra pagina Facebook troverete altri momenti dell'appuntamento. Qui vogliamo ringraziare tutti per la partecipazione e darvi appuntamento a nuove manifestazioni, sempre nella speranza che questa fase di restrizioni possiamo lasciarcela alle spalle e ripartire come ci conviene, come non vediamo l'ora di poter fare. A presto,

il CAMPE





lunedì 20 settembre 2021

GIORNATA NAZIONALE DEL MOTORISMO STORICO DOMENICA 26 SETTEMBRE: IL CAMPE C'E'


Carissimi tutti,

Il C.A.M.P.E. Torna in questo finale di stagione con un raduno d'auto e moto d'epoca a Porto San Giorgio, in programma la prossima domenica 26 settembre, così da fornire il nostro contributo alla “Giornata Nazionale del Veicolo d'Epoca” indetta dall'A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) con lo scopo di diffondere la cultura del motorismo storico.

La giornata si aprirà con la esposizione dei veicoli storici sul Viale Don Minzoni (viale Roma: parte dalla Statale Adriatica) che si protrarrà dalle ore 10,00 alle ore 17,00 circa. Verso le ore 11,30 le auto sfileranno sul Lungomare di Porto San Giorgio in direzione del Porto Turistico per poi tornare sul Viale Don Minzoni, dove i veicoli rimarranno esposti fino al pomeriggio. È previsto un pranzo presso il ristorante Alta Marea, sempre a Porto San Giorgio. Vi aspettiamo numerosi, per celebrare come si deve questa Giornata Nazionale dedicata al motorismo d'epoca.

Il CAMPE


mercoledì 1 settembre 2021

TORNA UNA SERATA PER LO SPORT A PORTO SAN GIORGIO


 

Carissimi tutti,

cerchiamo di salvare il salvabile e di mantenere almeno le occasioni che ancora restano possibili. In quest'ottica, il CAMPE torna alle iniziative pubbliche; parteciperà infatti con una sua rappresentanza alla tradizionale manifestazione dedicata a tutte le Associazioni Sportive del territorio in programma sabato 4 settembre dalle ore 18,00 alle 23,30 sul lungomare centrale di Porto San Giorgio, all'altezza della Lega Navale. La manifestazione è frutto della collaborazione con l'Assessorato allo Sport cittadino, il CONI e il Comitato UISP di Fermo. L'iniziativa “Una serata per lo sport” ha per obiettivo la possibilità di far conoscere le varie discipline sportive all'interno della splendida cornice del lungomare sangiorgese. Ogni Associazione avrà uno spazio dedicato in base al tipo di partecipazione; il CAMPE interverrà ovviamente con una selezione di prestigiosi modelli di auto storiche. Comprensibilmente, sarà una edizione condizionata dalle restrizioni perennemente in vigore a seguito dell'emergenza legata al Covid: quindi occorrerà osservare maggiore distanza anche tra i modelli in esposizione. Resta comunque un modo per ritrovarsi, dopo gli impedimenti sofferti nel corso dell'estate.

Contiamo pertanto su una forte partecipazione, in modo da ribadire insieme un ritorno possibile legato alla nostra passione comune.

Il CAMPE



sabato 28 agosto 2021

Veicoli d'epoca a "Shopping sotto le Stelle"

 Cari soci, cari amici,

alcuni scatti dalla nostra esposizione di veicoli d'epoca all'interno dell'evento "Shopping sotto le Stelle", Porto San Giorgio 08.08.2021.





martedì 10 agosto 2021

Buone vacanze 2021

  Cari soci, cari amici,

la sede del C.A.M.P.E resterà chiusa per ferie dal 9 al 23 agosto.

Buone vacanze a tutti!



domenica 8 agosto 2021

In Auto d'Epoca sotto le Stelle

 Cari soci, cari amici,

stasera 8 agosto, in occasione dell'evento "Shopping sotto le Stelle", che si terrà a Porto San Giorgio, il nostro Club parteciperà con un'esposizione di veicoli storici. I mezzi d'epoca resteranno esposti sul Viale Buozzi (cd. Viale della Stazione) a partire dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata.

Vi aspettiamo numerosi!


martedì 3 agosto 2021

MODA E MOTORI 2021, LE RAGIONI DI UNA RINUNCIA




Carissimi tutti,

come forse avrete appreso dalla nostra pagina Facebook e, ieri, da questo stesso blog, dobbiamo confermare una situazione di resa: sì, ci arrendiamo. Moda e Motori 2021 non potrà avere luogo. Ne prendiamo atto con immenso dispiacere, ma anche nella convinzione di averci provato fino alla fine. Abbiamo sostenuto cambi di data, abbiamo studiato soluzioni alternative, abbiamo cercato di adeguarci ad ogni scenario in mutamento, ma alla fine non è rimasto che accettare la situazione: troppe prescrizioni, troppi veti, troppe difficoltà legate al persistere della emergenza sanitaria. Ostinarsi avrebbe significato soltanto proporre una edizione troppo sacrificata, troppo gravata da procedure sgradevoli per il pubblico, peraltro destinato a forte ridimensionamento dati i rigidi limiti imposti dalle autorità governative, e tutto avrebbe di conseguenza richiesto uno sforzo anche economico che in nessun caso una proposta così sacrificata avrebbe potuto giustificare. Del resto, praticamente ogni evento nella nostra regione, e non solo, è stato cancellato questa estate. Forse sarebbe bastato un minimo di flessibilità, di comprensione da parte delle autorità sanitarie e ministeriali. Invece la realtà non lascia spazio ad alternative.

Qui al CAMPE siamo tutti estremamente delusi. Avviliti: dopo 14 anni ininterrotti, dovere sospendere così è un colpo durissimo, e non ci resta che la vostra comprensione: credeteci, abbiamo davvero fatto l'impossibile. Ma non è bastato. Da sempre, intendiamo questa manifestazione come il coronamento di una stagione – che da due anni non esiste; come un momento di svago, di festa, di gioia, di unione: non potevamo pregiudicare tutto questo. Così, dal profondo dell'amarezza, scegliamo di darvi appuntamento, se Dio vorrà, all'anno prossimo, per un Moda e Motori 2022 bello come non è mai stato; per riallacciare una storia che è di tutti noi, per dimenticare, ancora una volta insieme, un periodo di sconfitte e di rinunce che sembra non dover mai finire.

Sosteneteci, sosteniamoci.

Il CAMPE

lunedì 2 agosto 2021

ANNULLATA MODA E MOTORI DEL 22.08.2021

Cari soci, cari amici,

è con dispiacere che Vi comunichiamo che a causa delle ancor più stringenti limitazioni derivanti dalle disposizioni sul Green Pass, che saranno operative dal 6 agosto, abbiamo deciso di annullare l'edizione 2021 di "Moda e Motori".

Sperando di poter tornare alla nostra consueta manifestazione, vi aspettiamo per l'anno prossimo!
Il C.A.M.P.E.


domenica 25 luglio 2021

MODA E MOTORI: APPELLO PER I VEICOLI

 

Carissimi tutti,

Moda e Motori è ancora lontana, apparentemente, ma non per noi che abbiamo meno di un mese per portarla a compimento. Le "grandi manovre" sono in atto e ogni giorno, come di rito, accade un imprevisto, una situazione, qualcosa con cui fare i conti. Perciò siamo a chiedere la fondamentale collaborazione di chi intende partecipare: avremmo proprio bisogno di conoscere in ragionevole anticipo tipologie e specifiche delle vetture così da poterle abbinare agli abiti delle indossatrici e, non meno importante, da potere realizzare una piccola scheda che il conduttore andrà a leggere e commentare nel corso dello spettacolo. Negli anni, abbiamo avuto centinaia di modelli di ogni epoca, ed è importante, sia nel caso di vetture già conosciute, sia con le "new entries", poter rendere il giusto rilievo ad ogni carrozzeria anche nella sua caratura tecnica. Pertanto, vi rinnoviamo l'invito a collaborare, così da potere avere una panoramica completa del parco macchine, per tempo, anche al fine della scaletta della serata.

Intanto, le condizioni mutano alla luce delle sempre nuove oscillazioni del Governo: per quanto concerne il temuto greenpass, tutto lo staff ne è munito - mentre non servirà, secondo quanto si apprende, per quanti comunque al di fuori dell'organizzazione come piloti, indossatrici, ospiti speciali eccetera. Che volete: dobbiamo fare i conti anche con queste condizioni, e non possiamo permetterci di sottovalutare niente, pena il pregiudizio di una serata attesa per un anno e che coinvolge decine di collaboratori e migliaia di persone nel pubblico. 

Nel rimandarvi alle prossime novità, un caro saluto a tutti e l'invito a non prendere impegni per la domenica del 22 agosto prossimo a Porto San Giorgio!

Il CAMPE

mercoledì 14 luglio 2021

SI TORNA INSIEME! I IL 1° AGOSTO ALLA SCOPERTA DEL LAGO DI SAN RUFFINO

 


Carissimi tutti,

dopo il lungo quanto difficile periodo di quarantena, imposto dagli impedimenti legati alla pandemia Covid, non vediamo l'ora di tornare ai nostri consueti impegni tra esplorazione turistica, buona tavola e ottima compagnia nel segno della nostra passione comune. Pensiamo dunque di proporvi un appuntamento nuovo, e gradito, nel raduno del prossimo 1 agosto al Lago di San Ruffino (Monte San Martino), occasione che contempla sia le auto sia le moto d'epoca. Il Lago di San Ruffino è un luogo particolarissimo, speciale, tutto da scoprire per le atmosfere sospese fra bellezza naturale e serenità dello spirito. Ecco il nostro programma.

Alle ore 10,30 il Ritrovo dei partecipanti presso l’Abbazia dei Santi Vitale e Ruffino e visita di questa meraviglia costruita nella metà dell’XI sec. sui resti di una cripta del VI sec.; la partenza per il Lago di San Ruffino è fissata per le ore 11; alle 13 il Pranzo presso l’agriturismo “Osteria del Lago” con pietanze tipiche dei Sibillini.

E’ assolutamente indispensabile, per motivi organizzativi, confermare la propria partecipazione al più presto, poiché i posti a tavola sono limitati per le disposizioni anticovid.

Vi aspettiamo davvero numerosi: sarà il momento giusto per finalmente ritrovarci, con un occhio puntato alla sempre più pressante edizione di Moda e Motori, in programma il 22 agosto a Porto San Giorgio.

Il CAMPE



martedì 22 giugno 2021

MODA E MOTORI NUOVA DATA: 22 AGOSTO

 

Carissimi tutti,

particolarmente complicato è il percorso di quest'anno verso Moda e Motori. Dopo l'ipotesi di metà luglio, che sembrava ormai definitiva, sono sopraggiunte complicazioni da parte del comune di Porto San Giorgio, che mette a disposizione lo spazio "Bambinopoli" per l'evento, con la conseguenza di ritrovarci costretti a posticipare l'appuntamento di un mese abbondante. La nuova data è per il 22 agosto, domenica. Quindi ancora nel periodo di massime ferie intorno al Ferragosto. Anche lo scorso anno, del resto, ci eravamo visti costretti ad un calendario quasi identico, il 23 agosto. La novità positiva è che sembra sempre più definirsi per il meglio la situazione legata all'emergenza sanitaria, con il ridimensionamento di diverse condizioni, prima fra tutte l'obbligo di mascherina anche all'aperto. Ebbene, questa situazione particolarmente fastidiosa dovrebbe cadere, con gran sollievo di tutti dal pubblico ai piloti alle modelle. Puntati all'orizzonte del 22 agosto, qui al CAMPE siamo già immersi nell'organizzazione, sperando sempre che la parte amministrativa e burocratica non venga a riservare ulteriori sorprese. Vi terremo comunque informati.

Il CAMPE

domenica 6 giugno 2021

MODA E MOTORI, C'E' LA DATA UFFICIALE



Carissimi tutti,

siamo a comunicarvi la data ufficiale per Moda e Motori 2021: si terrà la sera di sabato 31 luglio, dalle ore 21,30, nel consueto spazio "Bambinopoli" di Porto San Giorgio. Una data che ci consente di affrontare questo impegno, per noi il più importante, senza più timori legati al coprifuoco, del quale è stata annunciata la soppressione a partire dal primo giorno di luglio. Restano le prescrizioni relative alla sicurezza, resta l'obbligo di mascherina e di distanziamento dei posti a sedere per il pubblico; ma possiamo finalmente pensare ad un ritorno alla normalità, ad una serenità riconquistata. Ancora una volta sfileranno le vetture più prestigiose lungo l'intero arco del Novecento, con a bordo splendide indossatrici fasciate in vestiti contemporanei alle macchine. Il tutto col contorno di canzoni originali, danze, cantanti, cenni storici e di costume, filmati. Stiamo lavorando su tutti gli aspetti per offrirvi, come e più di sempre, uno spettacolo capace di meritarsi il vostro gradimento e di mantenere tutte le aspettative. Invitiamo i partecipanti a formalizzare sin d'ora l'adesione, e vi diamo appuntamento per il 31 luglio. Da qui in avanti, su questo blog forniremo via via nuove anticipazioni e informazioni utili a coronare la nostra kermesse nel migliore dei modi.

A prestissimo,

il CAMPE

venerdì 28 maggio 2021

RADUNO LANCIA A FERMO, 17-18-19 GIUGNO

 


Carissimi,

vi segnaliamo l'evento a cura del nostro socio e amico Carlo Iommi, davvero imperdibile. in programma a Fermo tra poche settimane. Si tratta di una manifestazione di livello nazionale, che ha ormai una sua storia e una tradizione riconoscibile, e della quale il CAMPE è orgoglioso di figurare tra i collaboratori. In locandina trovate tutte le informazioni utili. L'appuntamento è per i prossimi 17, 18 e 19 giugno. 

Il CAMPE

martedì 18 maggio 2021

VERSO MODA E MOTORI: QUALE EDIZIONE QUEST'ANNO?



Carissimi tutti,

continuando il nostro ostinato percorso verso Moda e Motori 2021, ci imbattiamo una volta tanto in avvisaglie positive: il coprifuoco, così proibitivo per una manifestazione come la nostra, sembra in via di soluzione e per la data del 23-24 luglio dovrebbe essere definitivamente alle spalle. Questo ci consente di ipotizzare una edizione più rilassata e più ricca, un ritorno al futuro dopo tanti sacrifici. A questo punto, sono sul tavolo le varie possibilità, le alternative secondo le quali concepire l'appuntamento. Abbiamo pensato di coinvolgere anche voi: che edizione preferiste quest'anno? Concentrata ancora su un decennio particolare (i '60? i '70?...)? "Spalmata" lungo l'arco del secolo intero, secondo tradizione? Una via di mezzo, come già l'anno passato? Per noi, se tutto andrà bene, se non ci saranno inopinati ripensamenti e intralci dell'ultimo momento, questo sarà un nuovo inizio e intendiamo celebrarlo in modo da ripagare in pieno le aspettative; di conseguenza, il vostro parere, i suggerimenti, le idee saranno particolarmente importanti, ben accette e tenute nella massima considerazione. Scriveteci, per tanto, se volete, ad uno qualsiasi dei riferimenti che trovate sul blog (email, whatsapp ecc.). Intanto, l'iter che porta alla notte più importante dell'anno per il CAMPE è aperto, e le mille incombenze cominciano a premere. Noi ci siamo, e vi aspettiamo. 

Il CAMPE

martedì 27 aprile 2021

MODA E MOTORI 2021 IL 24 E 25 LUGLIO A PORTO SAN GIORGIO

 




Carissimi tutti,

le notizie, come sappiamo, sono incerte, tutto resta sospeso, le riaperture parzialissime vengono subito aggredite da voci di prossime ulteriori strette. Noi del CAMPE, comunque, siamo determinati a non arrenderci e abbiamo avviato l'iter che ci porterà alla quindicesima edizione di Moda e Motori. Sappiamo che, ancora una volta, sarà un percorso complicato, e chissà quante interferenze e imprevisti ci aspettano in corso d'opera, ma, così come un anno fa sfidammo la situazione, a maggior ragione questa volta non vogliamo darla vinta né al catastrofismo né alla rassegnazione. Moda e Motori si terrà con ogni probabilità nei due giorni di sabato 24 e domenica 25 luglio, naturalmente nella solita locazione dell'area Bambinopoli di Porto San Giorgio. Vogliamo fornire certezze, assicurare il pubblico che, ancora una volta, sarà spettacolo, e invitare chi intende partecipare a farcelo sapere fin da ora, in modo da potere affrontare l'allestimento col necessario preavviso, in tutti i sensi. La speranza è sempre quella di una edizione finalmente rilassata, senza troppi impicci e obblighi; la certezza è che, comunque vada, ci ritroveremo ancora una volta per celebrare insieme la nostra occasione più importante, quella che richiama più pubblico e che, da quindici anni, parla di una storia comune, di infiniti momenti di magia, di tante carrozzerie a sfilare, della bellezza delle nostre indossatrici, della musica e del canto, del cinema e della memoria. Noi siamo già al lavoro: abbiamo bisogno del vostro sostegno, del vostro entusiasmo.

Il CAMPE



martedì 20 aprile 2021

LUCI ED OMBRE DELL'AUTO ELETTRICA

 


Se ad un programma domenicale di motorismo senti parlare di auto ibride, ultima tendenza del mercato simile a un diktat, tu che fai? Ti fermi ad ascoltare, per cercare di capire. E al programma televisivo, dopo avere cantato le magnifiche sorti e progressive delle vetture che verranno, anzi che sono già qui, a un certo punto debbono però ammettere che “l'elettrico stenta”. Oh bella, te lo propongono in tutte le salse, arrivano a dirti che salverà il pianeta, che se non lo adotti, subito, adesso, sei un terrorista dell'ambiente, eppure stenta? Sì, perché, malgrado “gli incentivi fino a 10mila euro, i costi restano altissimi”, in sostanza per salvare la terra devi ammazzarti tu. O, per dirla in modo più pratico, essere politicamente corretti è un lusso, il silenzio pulito dell'elettrico, ma sarà poi tutto quel pulito?, se lo possono permettere ancora in pochi. Troppo pochi.

Occorre “farsi due conti”, dice la trasmissione. E se ti fai due conti, capisci subito che non ce la fai. Specie in questi tempi di pandemia economica, con le attività che chiudono a decine, a centinaia di migliaia e i ristori o ritorni arrivano poco e male mentre tasse, gabelle, imposte arrivano subito, inesorabili, e senza scampo: devi pagarle, se no l'Agenzia delle Entrate si scatena come se non ci fosse un domani. Difatti non c'è, se paghi tutto a domani non ci arrivi, altro che auto elettrica.

“Le postazioni per le ricariche sono ancora poche”, ci fa sapere la trasmissione; informazione a dire il vero pleonastica perché basta girare per vedere, anzi non vedere, le stazioni di rifornimento elettrico. Certo, si continuano a promettere più postazioni, ma per il momento la situazione ricorda quella dei vaccini: arriveranno, certamente, ma la settimana prossima. C'è poi da risolvere l'inconveniente dei tempi di ricarica, ancora troppo lunghi e a questo dovrebbe ovviare un nuovo scatto produttivo basato su modelli di batterie a ioni di litio con tecnologia che sfrutta il silicio anziché la grafite. Interessanti esperimenti sono in atto in Israele, ma si tratta ancora di fasi sperimentali: le auto finora immesse commercio mantengono. Ovviamente, tutto il disagio di una ricarica lenta.

Quello che non si dice, invece, è che l'elettrico, gira che ti rigira, ancora dipende dalle fonti tradizionali, quelle inquinanti: la questione è quantomeno controversa, se è vero che ancora lo scorso dicembre il CEO di Toyota Akio Toyoda ha criticato l'eccessiva spinta verso la transizione elettro-green affermando che chi sostiene l'elettrificazione di massa del traffico stradale non ha considerato il carbonio emesso dalla generazione di elettricità oltre ai costi massicci. “Una rivoluzione da centinaia di miliardi di euro che lascerebbe il Giappone senza elettricità”. In altri termini, con una riconversione troppo accelerata il Paese rimarrebbe senza elettricità in estate se tutte le auto funzionassero con energia elettrica, senza contare che l'infrastruttura necessaria per supportare una mobilità composta esclusivamente da veicoli elettrici costerebbe al Giappone tra i 14 e i 37 trilioni di Yen, vale a dire tra i 110 miliardi e i 290 miliardi di euro. Toyoda ha aggiunto che i veicoli elettrici a batteria sono più inquinanti dei veicoli a benzina a causa della produzione di elettricità, ancora fortemente legata ai combustibili fossili, che produce emissioni nocive e tutt'altro che 'carbon neutral'. “Più veicoli elettrici produciamo, più salgono le emissioni di anidride carbonica” ha detto infatti il boss di Toyota obiettando che le emissioni totali di CO2 di un'auto elettrica sono quasi il doppio rispetto a quelle generate per la fabbricazione di un'auto termica o ibrida.

Affermazioni che hanno scatenato, comprensibilmente, un vespaio, e che sono state aspramente confutate da studi ed esperti, nessuno dei quali, tuttavia, ha potuto mettere un punto definitivo alla controversia. Quello che comunque sembra acquisito è che per non intossicare devi intossicare, però da ricco, da elettrico, è più accettabile e pazienza se quell'immenso continente a se stante che è la Cina apre centrali a carbone a raffica, all'insegna del realismo: elettrifichiamo tutto, però intanto premuniamoci e se il pianeta scoppia saranno affari di Greta (la quale si guarda bene dall'attaccare il Partito Unico e il sistema del Dragone, è molto più facile e redditizio far ricadere tutte le colpe sull'Occidente che ha reso lei, ragazzina scioperata e ignorante, milionaria). L'energia prodigiosa che non lascia scorie non esiste, non si dà in natura, lo stesso atomo, criminalizzato in modo delirante, non è senza scarti, sono le leggi dell'entropia e l'elettricità non fa eccezione, non si crea dal nulla e non ritorna al nulla. Le stesse batterie elettriche, giunte a fine ciclo, presentano un serio problema di smaltimento, non molto diverso da quelle dei dispositivi elettronici. Così è la natura, e la tecnologia, per quanto avanzata, non può cambiare la natura.

La morale del programma, alla fine, è la seguente: “L'elettrico è ancora un mercato per ricchi”. Cosa anche questa ampiamente risaputa, tanto per non dire che a questo punto, nella povertà di ritorno globale, l'auto elettrica resta più di prima giocattolo per pochi. Tecnologico, sofisticato, ma di pochi. Ma non importa, in chiusura arriva la stoccata: “il parco macchine in Italia è vecchio”. E con ciò? Dovremmo dunque sentirci in colpa? Vergognarci dei nostri catorci? Tanto più se “non è ancora certo che gli incentivi resteranno”, il che traduce la garanzia opposta? Per farci l'auto elettrica dobbiamo vendere la casa?

Questo lo stato dell'arte e allora dovremo dire che il progresso, per carità, è una così bella faccenda ed è comunque inarrestabile: ciò che viene scoperto, che viene inventato si fa, magari non avrà successo all'inizio ma, con i dovuti aggiustamenti, l'idea verrà tenuta calda e rilanciata fino a che non sfonda. Diciamo allora che la mania elettrica è ancora prematura, che l'accessibilità è in tutti i sensi proibitiva; ma diciamo, anche, che il concetto di obsolescenza nelle automobili va preso con le pinze: tutto invecchia e anche le auto fanno il loro tempo, però ci sono modelli che, fatto il loro tempo, diventano immortali. È il caso delle auto d'epoca, o auto storiche, che da passione si traducono in memoria, da questa in testimonianza, da testimonianza in cultura. Se ci fossimo limitati a liquidare come vecchi e superati tutti i nostri veicoli, oggi nessuno potrebbe riproporre certe carrozzerie mitiche in rassegne, manifestazioni, fiere, mostre, alimentando il circuito del motorismo storico. Un giorno, forse, anche le auto elettriche esauriranno il suo ciclo, sostituite dalle navicelle: chissà se avranno maturato abbastanza carisma per passare alla storia, o se verranno ricordate solo per un tentativo velleitario nell'epoca di un politicamente corretto sempre più fuori dal mondo.

martedì 30 marzo 2021

LA "127", UN NUMERO PER UN'EPOCA

 


Era l'alba di un nuovo decennio pieno di incognite: l'ingenuità chiassosa dei '60 si spegneva nel fumo delle bombe di piazza Fontana, nelle prime escandescenze terroristiche, nella tensione, più o meno strategica, che sempre più attanagliava il Paese che tuttavia ancora non se ne avvedeva, le giudicava scosse di assestamento e pensava ad altro: a difendere un benessere ancora forte, benché gravido di contraddizioni, di nuove difficoltà; ai successi sportivi, come il secondo posto ai mondiali messicani della Nazionale di Calcio un anno prima, a una nuova definizione di cultura popolare, televisiva. Le mutazioni della società hanno preso a vorticare in modo sempre più convulso e confuso e la produzione di massa, stimolata, obbligata da nuove priorità, da esigenze prepotenti, non può tirarsi indietro: si apre un decennio di modelli destinati a venire consegnati al mito. In particolare, cinquant'anni fa, una sigla che diventa un mondo: la Fiat 127 viene immessa sul mercato nel 1971 come erede della 850, ormai fuori tempo, pensata per adattarsi a un traffico sempre più compresso e insieme dilatato: ci vuole una vetturetta ibrida nei gusti e nelle possibilità, un po' cittadina un po' avventuriera, capace di cavarsela in ogni contesto. Ed eccola.

Rispetto alla vettura che l'ha preceduta, la 127 rappresenta un passo avanti significativo: il motore avanza e diventa anteriore laterale, la trazione ugualmente si sposta sulle ruote anteriori, il pianale è tutto inedito, le sospensioni seguono lo schema a 4 ruote indipendenti con sospensione anteriore Mc Pherson e posteriori a balestra trasversale. Cosa resta della vecchia, mitica 850? Il il motore a 4 cilindri con albero a camme laterale e distribuzione ad aste e bilancieri, montato nella versione da 903 cm³ della 850 Sport Coupé, ma depotenziato a 47 CV erogati a 6200 giri/min. e con una coppia max di 6,3 kgm. a 3500 giri/min.

Come spesso accade, il modello è anche la risultante di tentativi, esperimenti già testati su altri prototipi; in particolare la Autobianchi A112, uscita un paio d'anni prima e destinata a feroce concorrenza con la 127; quest'ultima comunque segna nuovi risultati in termini di comfort e spazio. È una utilitaria per comodità, che offre soluzioni polivamenti. Già il bagagliaio è più capiente (365 dm³), consente viaggi di media distanza. L'interno è pensato con raziocinio, essenziale negli arredi, ma concepito sull'idea della mobilità per la famiglia standard di 4 elementi. Lo stile si deve a Pio Manzù, figlio di Giacomo, lo scultore, scomparso prematuramente, e di Rodolfo Bonetto (nipote del pilota Felice).

La 127 è nata per spostarsi. Non solo in città. La sua tenuta è apprezzabile, le prestazioni notevoli, la velocità massima supera i 140 km/h a fronte di consumi contenuti. Affidabili, poi, il cambio a 4 rapporti e l'impianto frenante con freni a discoanteriori e a tamburo posteriori.

Con simili presupposti, il successo non può non arrivare e difatti arriva, già nell'anno di nascita: Auto dell'anno e inizio di un cammino di record, di nuove versioni, di un ciclo che nel 1974 segna il milione di veicoli prodotti (cinque nel 1981) e quindi venduti davvero in tutto il mondo. Poi verranno le Panda, le Uno, le Ritmo, ma è già un altra decade, e un'altra storia.

venerdì 19 marzo 2021

GUZZI, UN SECOLO ITALIANO

 


15 marzo 1921 non è il titolo di una canzone di Lucio Dalla ma è lo stesso un genetliaco, quello dell'Italia, la serva Italia ieri di dolore oggi dell'Unione Europea ostello, cui rimangono solo le patrie memorie e poco altro. Nelle memorie e nel resto c'è qualcosa di grande, si chiama Guzzi, il suono della moto. Fondata in uno studio notarile di Genova un secolo fa, e oggi sempre in sella a far correre i sogni degli italiani. Davanti al notaio Paolo Cassanello stanno in due nella foto seppiata: il fondatore, Giorgio Guzzi, e il finanziatore e armatore ligure Vittorio Parodi. La Grande Guerra è finita, si può procedere con la Società Anonima Moto Guzzi: l'intrapresa è dedicata al comune amico, partner mancato Giovanni Ravelli, mancato poco prima. Era un militare della Regia Marina, l'Aquila che farà la storia del motociclismo nazionale è pensata in suo ricordo, in suo onore.

La Storia, con la maiuscola. Un secolo di imprese. Nel '28 Giuseppe, fratello di Giorgio, porta una Norge GT 500 fino al Circolo Polare Artico. Comincia, prestissimo, anche la grande stagione dei trionfi sportivi, la Targa Florio già all'esordio, i 14 Mondiali di Velocità, gli 11 trionfi al Tourist Trophy, Guzzi vince moltissimo fino al 1957 quando si ritira dalle competizioni, fedele alla filosofia del lasciare quando si è in cima. Ma la strada non finisce mai, ricerca, sviluppo, tecnologia, rincorsa del tempo, spesso e volentieri sorpassandolo, non si spengono mai, Guzzi, per dire, è la prima a realizzare la galleria del vento nel 1950 e lo scrupolo di ogni fase del processo ideativo, produttivo, diventa leggendario.

I primi decenni i modelli hanno spesso addosso nomi di uccelli: l’Airone 250 del 1939, il Galletto del 1950, che contribuì alla motorizzazione di massa nel dopoguerra. Poi il Cardellino, che fu per dieci anni la moto più venduta d’Europa, il mitico Falcone, prodotto dal 1950 al 1967, la Lodola 175 del 1956. Progettisti che si chiamano Umberto Todero, Enrico Cantoni, Giulio Cesare Carcano, ingegnere lombardo che concepisce la fenomenale 8 cilindri: arrivava a sfiorare i 300 km all'ora. Moto leggere, come il il Dingo, la Stornello, moto monstre che montano il proverbiale 2 cilindri: V7 Special, V7 Sport, California, Le Mans, modelli che mettono in riga i giovani scalpitanti americani e asiatici. Tutto parte sempre da Mondello del Lario, Guzzi resta incatenata alle sue radici operative, un secolo di Storia si legge anche così, la casa italiana non è mai stata tentata da avventure esotiche, delocalizzazioni spericolate. che non aveva certo paura di incrociare il fioretto con le più cattive giapponesi. Ancora la V7 e V9 nelle versioni Roamer e Bobber, l'enduro V85TT per infiniti tragitti e già si annuncia la nuova versione 2021.

Guzzi resta testa e cuore a Mondello ma arriva in tutto il mondo, in America, per il pubblico e però adottata anche dalle polizie statunitensi, così come a Berlino e altrove in Europa, in Giordania, in Estremo Oriente, dove la studiano per tentare di far meglio. Italiana come nessuna, è la due ruote ufficiale dei Corazzieri del Presidente.

Dal prototipo del 1919, la G. P. 500, che precede addirittura la fondazione, all'esordio della Normale come primo modello della produzione di serie nello stesso 1921, fino all'ultima Super Naked in arrivo, oltre 50 modelli in una infinità di versioni diverse.

Come una rockstar, il marchio dell'Aquila ha le sue stagioni gloriose ed altre più dure, la proprietà sbanda, va in testacoda, passa alla Seimm nel 1967, viene ceduta nel 1973, al Gruppo de Tomaso, finisce nel 1996 alla Finprogetti e nel 2000 all’Aprilia di Ivano Beggio. Chi la vuole l'Aquila che fatica a volare? A fine 2004 viene acquisita da Piaggio tramite il presidente Roberto Colaninno, e da fiore all'occhiello del gruppo di Pontedera si appresta a celebrare il suo Secolo Italiano all'insegna de “Il coraggio di andare oltre”, titolo del docufilm che riassume la grande avventura della casa lariana appena presentato dall'ASI in streaming a sancire l'inizio di un anno di festeggiamenti, compatibilmente con le condizioni che da un anno ci strangolano. Fra retrospettive, celebrazioni, convegni, i guzzisti si troveranno ovviamente a Mondello, provenienti da tutto il mondo, da tutti i club Guzzi del mondo (oltre 50 solo negli Stati Uniti), dal 9 al 12 settembre prossimi. Lockdown permettendo, è chiaro. Ma quale modo migliore di evadere dalla prigionia che in sella a un'Aquila italiana sempre in gara con la Storia?

venerdì 12 marzo 2021

FERMANO ZONA ROSSA, IL CAMPE NON SI FERMA

 Carissimi tutti,

a quanto pare il governo nuovo non è diverso da quello che l'ha preceduto e insiste nella discussa e forse discutibile strategia del tutto chiuso. Siamo tutti costernati, anche perché non si riesce a intravedere una via d'uscita e il tanto atteso ritorno ad una normalità possibile si allontana ogni volta che diventa prossimo. Il CAMPE, comunque, resterà aperto anche domani, sabato, data la mole di pratiche e adempimenti che sempre ci insegue e che non è davvero possibile lasciare accumulare. Per il pubblico, la raccomandazione è di raggiungerci, in caso di necessità, con tutte le precauzioni del caso. Nei prossimi giorni avremo cura di informarvi circa i prossimi sviluppi, ovvero su quanto ci sarà possibile fare. Nel frattempo, un caloroso augurio a tutti e un invito a non disperare e a non perdere la speranza: prima o poi, dovremo pure tornare alla libertà di vivere e di difendere questa nostra indomabile passione per il motorismo storico. 

Il CAMPE

martedì 2 marzo 2021

CON LA PANDEMIA LE AUTO STORICHE "VALGONO" DI PIU'


 

Carissimi tutti,

l'assurda situazione che stiamo vivendo, la chiusura totale di pressoché ogni attività con la conseguente distruzione di interi comportati produttivi, commerciali e perfino legati alla cultura, finisce per comportare dinamiche, effetti anche sorprendenti. Un passaggio di povertà indotta tale da ridefinire la distribuzione della ricchezza (o di quella che ne resta) fa sì che anche i canali di investimento escano riletti in modo a volte sorprendenti. Così, assistiamo - è notizia di oggi - ad un inusitato rilancio delle auto storiche in chiave di valore; in sostanza, i modelli storici diventano un bene-rifugio e le loro quotazioni risultano in clamoroso rialzo: chi può, investe in auto d'epoca e i proprietari si ritrovano, in misura del prestigio del veicolo, con un capitale moltiplicato. 

Non è una svolta solo economica e non va considerata solo come squisitamente economica: sta a significare quanto da sempre sosteniamo noi appassionati e cioè che i modelli di due e quattro ruote capaci di testimoniare il Novecento, la storia prodigiosa della tecnica e del design, delle innovazioni, delle evoluzioni del gusto, è una dimensione tutta speciale in cui ricchezza e cultura si fondono; dove la storia diventa, in tutti i sensi, valore aggiunto. Le auto storiche, vogliamo dire, conservano ed anzi incrementano col tempo una valenza che si assume come somma di tante istanze: è il racconto di un tratto importante, drammatico, esaltante della nostra vita sociale e individuale, comunque della nostra collettività italiana ed europea. Chi possiede uno o più veicoli che parlano del tempo, con addosso la vernice del tempo, si ritrova a condurre un momento unico e, quando è a bordo, in tanti modi a riviverlo. Non è solo un gioco, un passatempo per signori nostalgici e un po' snob: è una piccola ma fondamentale missione quella di far circolare un'epoca, di tenerla in vita. Ed è vita vera e fantastica, di ogni giorno e di cinema, di sogni e, per qualcuno, di invidiata realtà. Comunque vita, che rivendica il suo ruolo nella memoria.

Resta ancora da considerare l'importanza di carrozzerie irripetibili per linea, qualità, genialità, cui lo scorrere del tempo conferisce infine l'aura del mito: dell'eternità. Ecco, quando noi siamo a bordo, stiamo viaggiando sulle ruote dell'eternità. 

Che poi le dinamiche della ricchezza ne prendano atto, moltiplicando il valore economico di quei pezzi di eternità, è considerazione che può farci piacere, ma che non è mai stata fondamentale per noi. C'è troppo di tutto in queste automobili, ed è un tutto che resta, deve restare nonostante lo scorrere delle stagioni che non aspetta. La nostra, in fondo, è una lotta infinita contro la ruggine del tempo.

mercoledì 17 febbraio 2021

LA NOSTRA MISSIONE

 


Carissimi tutti,

oggi il blog vi propone una riflessione più generale, in attesa di un ritorno alla nostra amata routine fatta di incontri, di eventi, di mostre dei nostri amati modelli storici. Ed è da questi che ripartiamo sempre. Perché per tutti i media, nei telegiornali, nelle rubriche televisive dedicate, si assiste sempre più all'elogio dei nuovi veicoli ipertecnologici, ad alimentazione “green”, come piace chiamarla per dire elettrica. Una propaganda potentissima, della quale evidentemente il mercato globale ha bisogno. Ora, lungi da noi contestare il progresso anche nel settore del motorismo: è normale, è fisiologico che l'uomo possa e sappia sempre escogitare nuovi modi e mezzi per spostarsi, e peraltro questa attitudine a guardare sempre avanti è necessaria: guai a fermarsi con l'ingegno, con il gusto, con lo stile: tutti aspetti che investono la contemporaneità sociale, contribuiscono a determinarla e allo stesso tempo ne vengono determinati. Senza lo sguardo visionario nel futuro, d'altronde, non avremmo avuto i primi, pionieristici modelli, ormai più di un secolo fa; e non avremmo assistito al trionfo dell'automobile, alle sue continue ridefinizioni ed evoluzioni, ardite, geniali, frutto di studi complessi e di intuizioni fulminee, di soluzioni avveneristiche e di recupero di una tradizione da salvare.

Oggi sembra però che questa inesausta corsa a 4 ruote sia in qualche modo al traguardo: veicoli senza ruote, a levitazione, a trazione magnetica, veicoli per soli passeggeri, senza il pilota, che si spostano in modo autonomo grazie a coordinate predefinite e magari da impensabili distanze; veicoli ad alimentazione elettrica, silenziosi, discreti. Forse non è più lecito parlare di auto, l'automobile è – o era – cosa diversa: sono capsule, piccoli razzi, missili in cui si viaggia distesi, si sbrigano questioni, ci si svaga su schermi che proiettano il mondo, mentre il trasporto avviene da sé. Mezzi, peraltro, che forse così ecologici non sono: le batterie al litio risultano tuttora ad alta tossicità, di smaltimento problematico, e comunque l'elettricità è costretta ad attingere ancora alle forme primigenie: il carbone, i fossili del petrolio. Dunque?

Dunque è la prima volta nella storia del trasporto che un veicolo non è manovrato, condotto da un pilota ma il contrario, è il mezzo a condurre e l'umano a farsi portare, perfino oltre la sua volontà. Sono soluzioni già presenti, ma ancora latenti non solo da un punto di vista ecologico, piaccia o non piaccia, quanto da quello dei rifornimenti, con le famose colonnine di ricarica tuttora rarissime, e la cui tecnica informatica risulta sì sofisticatissima, ma ancora gravida di incognite anche pericolose. E sono strumenti senza voce. Il Novecento ha avuto il suono del motore e il motore era il suono di una marca, di uno stile, di una macchina; diventava così anche un po' la voce di chi la guidava, la possedeva. E quel coro dissonante di ruggiti o di ronzii era la colonna sonora della nostra società, delle città, degli spostamenti, delle piccole e grandi Anabasi per i luoghi di villeggiatura, code omeriche e soste cinematografiche all'autogrill: tutta una mistica che ha inciso nelle abitudini, nel modo di pensare e, in definitiva, di esistere. Ma andiamo verso scenari ovattati, di città patologicamente silenziose, asettiche, sibili nel vento dai quali chissà come potremo difenderci. E già si parla di nuove capsule destinate a solcare il cielo. Rumore zero, inquinamento zero (non è vero), impatto zero: tutto bellissimo, ma un mondo senza impatto è un mondo morto.

Per questo la nostra passione diventa sempre più missione: crociata al riscatto del passato. Non è questione di rimpianti, di sterile nostalgia, quanto di ricordare cosa siamo stati e cosa fummo capaci di creare. Il mondo va avanti, il motore del Duemila, come cantava Lucio Dalla, “sarà azzurro e lucente”, ma il motore del Novecento è stato avventuroso e romantico, feroce e divertente, inquinante ma sempre capace di rinascere dalle sue polveri. Ed era un essere umano a farlo vivere. Siamo così spaesati, e la tecnica non ci aiuta a ritrovarci, anzi accentua quel senso di dispersione. Viaggeremo incapsulati in piccoli universi privati, dove potremo disinteressarci completamente di ciò che accade oltre il corpo della nostra vettura. Risucchiati dall'individualismo del nostro impegno e del nostro svago. E speriamo siano almeno tragitti sicuri, cosa che al momento nessuno è ancora in grado di garantire. Comunque vivremo più distanti. Comodi e separati. Almeno non perdiamo il senso di una grandezza che ci ha portato fino a qui. Non è più epoca di mutamenti, graduali, collegati, ma di fratture, di distruzioni creatrici, di punti e a capo. A noi, appassionati della storia dell'automobile, spetta difendere ancora quel legame con noi stessi che ci stanno strappando.




martedì 2 febbraio 2021

LE MANIFESTAZIONI CHE FAREMO

 

Carissimi tutti,

il 2021 si è aperto sulla scia del precedente e non lascia immaginare niente di buono, almeno a breve termine. Qui al Campe, però, non siamo disposti a subire gli eventi e, come un anno fa, intendiamo sfruttare tutte le occasioni per allestire appuntamenti di convivialità e di promozione delle auto storiche; con tutte le precauzioni imposte dalle circostanze e dalle norme, ma senza per questo darci per vinti. Abbiamo pertanto già provveduto a inoltrare formale domanda all'ASI per l'edizione 2021 di Moda e Motori: restiamo in attesa di conferme, in ogni modo troveremo modo di rispettare il nostro appuntamento più prestigioso, eventualmente in proprio, come già un anno fa. Allo stesso modo, siamo al lavoro per coordinare altre manifestazioni sul territorio. Non sarà possibile un calendario pieno, ma tutto ciò che sarà consentito, si farà. Crediamo infatti sia necessario dare una testimonianza di reattività, di vitalità per non arrenderci alla rassegnazione dilagante, e il nostro patrimonio sono le fantastiche auto, i veicoli d'epoca che non mancano mai di stregare chi li osserva e di attirare pubblico. Presto contiamo di fornirvi novità, positive, in merito agli eventi in vista. Per il momento, sappiate che, come sempre... stiamo lavorando per voi.

Il CAMPE

giovedì 21 gennaio 2021

RISCOPRENDO LA CITROEN GS, AUTO DELL'ANNO MEZZO SECOLO FA

 

Carissimi tutti,

vi proponiamo oggi una breve pagina di storia per celebrare un modello che esattamente mezzo secolo fa si guadagnava il titolo di Auto dell'Anno. Parliamo della Citroën GS, che, per l'esattezza, conquistava il prestigioso riconoscimento già alla fine del 1970. Un'epoca controversa, infiammata, in cui grandi trasformazioni sociali covavano e sarebbero deflagrate a suon di conflitti sociali anche violentissimi. La casa francese aveva già cominciato per tempo a immaginare un modello di fascia media innovativo, in grado di intercettare esigenze e gusti in veloce mutazione. Così, mentre veniva già lanciata la Ami 6, Flaminio Bertoni cominciava a lavorare al progetto C, destinato a sortire il prototipo C60, caratterizzato da un frontale in stile Panhard, che prefigurava la seconda serie dei modelli ID e DS, e da una coda il cui design riprendeva fedelmente quello della Ami 6. Fu ipotizzato uno spettro di motorizzazioni compreso tra cilindrate di 1.1 e di 1.4 litri, e vennero mantenute le sospensioni idropneumatiche che già riscossero successo con la DS. Senonché il progetto risultò eccessivamente costoso, obbligando i progettisti a ripartire da capo con un nuovo progetto F. Fu ancora Bertoni ad intraprenderlo, sostituito, causa decesso, da Robert Opron il quale conservò le sospensioni idropneumatiche. Dopo una serie di prototipi di studio, prevalse una soluzione con sospensioni tradizionali e motore boxer a 4 cilindri raffreddato ad aria. Una ipotesi troppo simile alla R16 della concorrente Renault, che si oppose: anche il progetto F tramontò, sortendo un ulteriore progetto G che, siamo intorno alla metà degli anni '60, uscì come un compromesso tra innovazione e conservazione. I test sulla meccanica, ad esempio, vennero condotti utilizzando la carrozzeria di una Ami 6 Break in funzione di copertura. Per ottenere una maggior fluidità e morbidezza, furono migliorate alcune specifiche del motore, che però si risolsero in un aumento dei consumi; di conseguenza, i tecnici lavorarono ancora sull'aerodinamica, ispirandosi anche a studi differenti di Pininfarina e conseguendo una carrozzeria assai profilata, specie per gli standard dell'epoca, che sarebbe diventata celebre, con un Cx pari a 0,30. Anche i primi computer, ancora pionieristici, vennero utilizzati per definire il modello che infine uscì sul mercato il 24 agosto1970 nella fascia di classe media, inserendosi in gamma tra la Ami 8, nel frattempo chiamata a sostituire la Ami 6, e le gemelle ID/DS.

Una vettura dal corpo basso e filante, a due volumi ma senza portellone, che il presidente Citroën, Pierre Bercot non gradiva. Il frontale risultava caratterizzato da grandi gruppi ottici di forma pentagonale irregolare, alla base dei quali si trovavano le luci di posizione e gli indicatori di direzione; i gruppi ottici erano leggermente sporgenti nella zona superiore, cosicché il cofano motore presentava due rilievi nell'estremità anteriore in modo da coprire i fari stessi. Al centro del muso, una grande calandra trapezoidale con griglia a nido d'ape spiccava. La fiancata si contraddistingueva per lo "scalino" in corrispondenza del passaruota posteriore. Particolare era anche il disegno delle superfici vetrate laterali, a tre luci, con quella posteriore di forma triangolare, data la profilatura del padiglione. La coda tronca proponeva gruppi ottici trapezoidali a sviluppo verticale e un ampio lunotto che consentiva una buona visibilità. L'assenza di un portellone, però, ne penalizzava la praticità. La plancia era pure tipicamente Citroën, per quanto riveduta e corretta: volante monorazza, freno a mano sistemato nella plancia e tachimetro incastonato in una finestrella tonda dietro la quale ruotava un tamburo che illustrava i valori di velocità. Il cruscotto recava anche un contagiri dal particolare disegno a boomerang.

Venendo alla meccanica, la vettura era del tipo "tutto avanti" (motore anteriore longitudinale e trazione anteriore) con struttura monoscocca. Le sospensioni erano, come accennato, idropneumatiche; la GS rendeva così disponibile a una fetta più vasta di pubblico questo sistema sospensivo (di tipo indipendente e con bracci oscillanti), basato su un circuito idraulico (comune anche ai freni e alla trasmissione), al capo del quale stavano 4 sfere, corrispondente alle ruote, riempite per metà di olio lubrificante e per metà di gas. Il circuito era mandato in pressione da una pompa collegata al motore, variando la portata della quale si poteva indurire o ammorbidire l'assetto, alzare o abbassare la vettura. Grazie a queste caratteristiche, la GS poteva viaggiare anche su 3 ruote.

L'impianto frenante era a quattro dischi di cui gli anteriori montati entrobordo. L'intero impianto era a doppio circuito.

Al suo esordio, la GS era equipaggiata con un motore a 4 cilindri contrapposti, raffreddato ad aria, della cilindrata di 1015 cm³, livello fissato per contenere la potenza fiscale in Francia della vettura entro i 6 CV. Questo motore, sviluppato in collaborazione con la Panhard, all'epoca posseduta da Citroën, raggiungeva una potenza massima di 55,5 CV DIN, ed era accoppiato a un cambio manuale a 4 marce tutte sincronizzate, cambio interfacciato con il motore per mezzo di una frizionemonodisco a secco.

Inizialmente disponibile nella sola versione berlina a 4 porte, la GS offriva due tipi allestimenti: Comfort e Club, quest'ultimo leggermente più lussuoso poiché nella dotazione comprendeva anche i fari allo iodio, il cruscotto con illuminazione regolabile, l'orologio, il contagiri, i sedili anteriori con schienale completamente abbattibile e due luci di retromarcia. Lo stabilimento in cui fu avviata la produzione fu quello di Rennes, nella Francia settentrionale. La GS incontrò subito un buon riscontro, che portò la casa madre a sviluppare ulteriori modelli per una produzione che si sarebbe arrestata solo nel 1986. Tutto questo lavorìo, lungo anni e fatto di idee, di fallimenti, di ripartenze, di soluzioni, sta alla base di un successo; nessuna formula vicente nasce per caso, anche se questo, il pubblico non lo sospetta.