martedì 15 febbraio 2022

Sotto i riflettori: Peppone e la Moto Guzzi Sport 14

Giovannino Guareschi, il celebre e amatissimo autore di “Don Camillo”, viveva nel suo Mondo Piccolo, insieme ai suoi personaggi, e quel mondo era ricco di motori. Fin da bambino, Giovannino ha avuto in particolare la passione delle Moto Guzzi, tanto che provvedeva lui stesso alla manutenzione della sua Guzzi Galletto, e questa sua passione poi l'avrebbe trasportata nel suo immaginario narrativo e poetico. Indimenticabile il sindaco Peppone che si sposta per la campagna di Brescello a bordo del suo inseparabile sidecar Moto Guzzi 500 Sport 14 del 1929 in “Don Camillo e l'onorevole Peppone” (di Carmine Gallone, con Fernandel e Gino Cervi).

La Moto Guzzi Sport 14 è uno di quei modelli capaci davvero di fare epoca: ha segnato la storia della motocicletta italiana e resta nella memoria di intere generazioni. Dotata di motore monocilindrico orizzontale di 498,400 di cilindrata, raffreddamento ad aria, raggiungeva una velocità massima dichiarata di 95 km/h. Costruita dal 1929 al 1930 in 4385 esemplari, rappresenta l'ultimo modello di sottocanna costruito dalla casa di Mandello. Le sottocanna, come gli appassionati sanno bene, sono una tipologia di motociclette, usualmente costruite dall'ultimo decennio del XIX secolo al secondo decennio del XX, caratterizzate dal posizionamento del serbatoio appeso al monotrave centrale (canna) del telaio. Una tecnica costruttiva che indica chiaramente la nascita della motocicletta come trasformazione della bicicletta mediante l'aggiunta del propulsore; veniva adottata allo scopo di contenere i costi di produzione, utilizzando telai della grande produzione di serie e, altresì, per lasciare libera la "canna" d'essere utilizzata, come per le biciclette, quale solido appoggio estemporaneo per il trasporto di persone e cose (oggi, siccome tutto si ricicla e niente si distrugge, furoreggiano le bici a motore, niente più che discendenti stilose di quelle sottocanna, in fondo). A partire dagli anni trenta le sottocanna scomparvero rapidamente dal panorama costruttivo, sostituite da modelli sempre più evoluti ed efficienti, così che il termine viene ora usato principalmente per definire i modelli che rappresentano la storia della produzione pionieristica della motocicletta.

Numerosi sono i racconti in don Camillo che hanno per protagonista una moto, e tutti struggenti; la moto come protagonista, strumento – soggetto che si interseca con i personaggi reali e risolve situazioni, oppure ne innesca di nuove. Del resto, Peppone è un meccanico e in quasi tutti gli episodi lo troviamo alle prese con qualche motore da accomodare, sia questo di auto, di moto, di trattore e, una volta, addirittura di un carro armato.

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