martedì 22 ottobre 2019

RADUNO DI MONTEFALCONE APPENNINO (E DI CASTIGNANO CON LE FERRARI)


Carissimi tutti,
torna quello che nel tempo si è rivelato uno degli appuntamenti più belli e più graditi nel nostro calendario annuale: il raduno di  auto d'epoca a Montefalcone Appennino, fissato quest'anno per domenica 3 Novembre. Patrocinata dall’Amministrazione Comunale, con cui il CAMPE ha ormai stretto un consolidato rapporto di amicizia, la manifestazione avrà il consueto ruolino di marcia. Alle ore 10,00 ritrovo, iscrizioni ed esposizione delle auto in Largo Tartufoli, a seguire ricca colazione a base di prodotti locali offerta dall'Amministrazione Comunale.
Intorno alle ore 12,00 ci trasferiremo presso il cimitero per rendere omaggio alla tomba di Dario Marcantoni, storico appassionato di auto epoca e breve giro panoramico.
Alle ore 13,00, pranzo presso il famoso e sempre apprezzato Ristorante “Le Logge” di Smerillo. Si tratta dell'epilogo di un'altra annata di impegni, e davvero vale la pena di partecipare, sempre, data la bellezza dei luoghi e l'atmosfera di particolare intimità, favorita anche dall'autunno. Dopo Montefalcone, non resterà che il tradizionale Pranzo Sociale, a Porto San Giorgio il 15 dicembre, a chiudere un 2019 pieno, complesso ma ancora una volta dai risultati lusinghieri.
Prima di Montefalcone, comunque, il CAMPE interverrà, quale club ospite, anche a un'altra occasione; si tratta del raduno Ferrari e auto sportive in programma domenica prossima, 27 ottobre, a Castignano. Il ritrovo è dalle ore 9,00 alle 10,30 presso via Borgo Garibaldi, di fronte all'Hotel Ristorante TETA. Seguirà un'esposizione statica delle Ferrari e un aperitivo con degustazione vini offerto dall'Associazione "Il Paese delle Meraviglie". Intorno alle ore 11,30, è prevista una visita guidata al Museo Storico Sistino del Piceno. Alle ore 13,00 ci recheremo al Ristorante TETA per il pranzo.
L'evento è organizzato dall'amico Gianfranco Loggi.
Vi aspettiamo tutti!
Il CAMPE

giovedì 3 ottobre 2019

IL CAMPE BRILLA ALLA GIORNATA NAZIONALE DEL VEICOLO D'EPOCA

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Carissimi tutti,
che bello spettacolo, che atmosfera straordinaria quella di domenica 29 settembre lungo il viale don Minzoni, a ridosso del centro di Porto San Giorgio: era la Giornata Nazionale del Veicolo d'Epoca, e bisogna dire che il CAMPE ha fatto la sua parte, trasfigurando letteralmente l'evento: per l'intera lunghezza del viale, una processione di mezzi in bella mostra dalla mattina fino alle tenebre serali, illuminate dai lampioncini ha letteralmente stregato, forse come non mai, il pubblico; incredibile la varietà, a coprire, ancora una volta, l'intero Novecento motoristico, e intrigante la casualità dell'ordine, per cui ad un modello degli anni Venti, Trenta, poteva succedere un bolide da corsa degli Ottanta, quindi un sidecar anni '60, una spider dello stesso periodo, una due ruote anni Settanta, e di colpo indietro agli anni Quaranta o addirittura Dieci, e quindi una Fiat 500 prima serie preceduta da una Balilla, seguita da un Maggiolino coupé e così via. 
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La verifica è stata stupefacente: ogni modello, a due o quattro ruote, ha riscosso la sua parte di curiosità e ammirazione, accendendo confronti, paragoni, discussioni; l'aspetto più confortante è stato quello dei tanti ragazzi, o giovani, soffermatisi per lungo tempo, in modo da apprezzare davvero ogni carrozzeria. Ne è uscito un evento particolarissimo, nella sua semplicità: “solo” veicoli e il viale, con i suoi alberi a fare da tetto di foglie e le panchine in legno stagionato a creare quella sorta di intimità. E la gente, che sfilava ad ogni ora, fino a sera tarda. È stato l'ideale complemento dell'impegno che il CAMPE ha profuso, come ogni anno, per la sua cittadina, fin da quel “Moda e Motori” che rappresenta sempre l'evento più elegante e seguito dell'estate sangiorgese; e il nostro Club è davvero lieto, ed orgoglioso, di essere riuscito a fornire un simile apporto, sotto il profilo dello spettacolo, della cultura motoristica, della degna celebrazione di una Giornata così speciale.
A questo punto, non ci resta che concentrarci sul Pranzo Sociale di metà dicembre: senza dimenticare i prossimi, conclusivi eventi autunnali, dei quali verremo prestissimo a dare conto.
Il CAMPE
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martedì 1 ottobre 2019

TORINO CHIUDE LA CIRCOLAZIONE ALLE AUTO D'EPOCA, PROTESTE

Carissimi,
siamo a dare conto di una notizia non felice, conferma di un atteggiamento persecutorio verso le auto storiche da parte delle istituzioni; si potrebbe anche definire l'ennesima perla di matrice grillina. Sta di fatto che, come si legge in un pezzo del “Giornale”, di cui riportiamo i passaggi salienti, da oggi, “1° ottobre 2019, su 23 comuni della Città metropolitana di Torino è proibita la circolazione a qualunque automobile con omologazione inferiore all’Euro 1 dalle 0.00 alle 24.00 di tutti i giorni, festivi compresi. Già ulteriormente vessati da una serie di normative nazionali volute dal Governo Renzi, questo è l’ennesimo Decreto che suona alla stregua di una presa in giro. Infatti gli attuali possessori di veicoli Euro 0 residenti nella città metropolitana pagheranno la tassa regionale di possesso di un veicolo che NON potranno utilizzare. Pagheranno per il solo motivo di possederlo. L’unica speranza, che l’autovettura abbia compiuto più di 30 anni: in quel caso la tassa regionale sarà forfettaria e riguardante la sola circolazione. Vietata, a questo punto. La città che per anni è stata la capitale italiana e non solo dell’auto dimentica la sua storia, il suo passato, con un colpo di spugna che ha dell’incredibile. Surreale se ricordiamo come l’Automotoclub Storico Italiano e la Fédération International des Véhicules Anciens, le istituzioni più importanti nell’ambiente dell’automobilismo storico internazionale, abbiano da sempre sede a Torino. Senza dimenticare il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, intitolato a Giovanni Agnelli, tra i più importanti e antichi del mondo. La città che per antonomasia in Italia deve più di ogni altra alle quattro ruote, le rinnega e con loro la sua Storia. A essere incluse nel divieto, non si tratta di una parte delle (inquinanti) vetture Euro 0 ma di tutte, anche quelle regolarmente iscritte in Registri Storici e relativi Club federati. Mezzi non comuni, la cui vista in passato ha entusiasmato ragazzi di ogni età, i quali creavano sogni dopo aver sentito il rumore di un sei cilindri Fiat o rimasti folgorati da una linea disegnata da Pininfarina”.
Siamo, come si vede, al boicottaggio aperto, condito da un retrogusto beffardo al limite dell'offensivo. Provvedimenti puerili, del tutto inutili, volti a penalizzare la cultura storico-motoristica per puro spirito di ignoranza e di rappresaglia: evidentemente, il “gretinismo” imperante scatena i suoi danni a largo spettro, arrivando a proibire perfino l'esposizione di autentici capolavori della tecnica e del design del Novecento italiano, e non solo. Resta solo da sperare che la demenziale manovra non venga adottata anche da altri centri: sarà necessario, pertanto, unirsi nella protesta, in modo da arginare, fino a quando sarà possibile, un sentimento arrogante e provocatorio da parte di certe istituzioni imbevute nel pregiudizio e in quel politicamente corretto che di corretto non ha niente, che si risolve in una progressiva sparizione delle nostre libertà fondamentali. Va ancora aggiunto che, di fronte alle numerose proteste, da Torino si ventila la possibilità di una qualche deroga, peraltro ancora tutta da verificare. Al riguardo, il presidente ASI, Alberto Scuro, si è espresso nei seguenti termini: "Il motorismo storico è patrimonio nazionale e industria sociale, perché valorizza la storia del Paese e perché crea un indotto economico che comprende le attività produttive e tantissime iniziative solidali. Dopo i monumenti, il paesaggio, l’enogastronomia, il calcio e la moda, il motorismo storico è ciò che più muove l’interesse di italiani e stranieri. Confido in un dialogo serio aperto e produttivo che possa continuare sia a livello romano che delle singole regioni. Il nostro impegno e massimo e spero di poterlo comunicare presto anche al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio con cui confido si possa continuare il dialogo costruttivo avviato".
Il CAMPE