sabato 19 marzo 2022

SOTTO I RIFLETTORI – LA DUNE BUGGY DI “ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO”

Ci accompagna da più di mezzo secolo, anche se ormai non ne fanno più. È la vera star di “Altrimenti ci arrabbiamo”, la pellicola dei primi anni '70 con Bud Spencer e Terence Hill, l'oggetto del desiderio dei due simpatici sbandati che, dopo quel film, diventerà un mito per le generazioni a venire. La Dune Buggy, rigorosamente “rossa con cappottina gialla”, viene disputata da Ben e Kid, che vincono ex aequo una gara di rally e decidono di giocarsela in una sfida a chi mangia più salsicce e beve più birra. Ovviamente non può finire così: entra in scena una banda di gangster strampalati, il cui boss vorrebbe distruggere il luna-park delle sfide automobilistiche per farci un insediamento di grattacieli, e da lì è tutto divertimento secondo la solita, immutabile, irresistibile ricetta: cazzotti, situazioni paradossali, pantagrueliche mangiate e bevute. Tutto per quella macchinetta cui nessuno vuol rinunciare...

Ma la Dune Buggy, il maggiolino senza carrozzeria, ha una sua storia fra costume e tecnologia motoristica. Nata per le spiagge americane, viene ricavata da un classico Maggiolino “spogliato”. La sua diffusione fu davvero virale, tanto che a cavallo degli anni ’60 e ’70 chi possedeva un Maggiolino non rinunciava agli strumenti meccanici per trasformarlo in quella versione. Una mania, un mito. Le note tecniche del modello cinematografico raccontano di un veicolo assemblato dalla Puma, una società automobilistica romana, partendo appunto da un telaio del Maggiolino. Aveva un motore da 1192 cc capace di erogare 41 cavalli di potenza, per una velocità massima che toccava i . 130 km/h. Oltre a rappresentare il filo conduttore del film, il nome dell’Auto ha anche ispirato la colona sonora di "Altrimenti ci Arrabbiamo” composta dagli Oliver Onions. Dato il successo stellare, il modello non poteva non finire tra le creazioni della Lego, con i colori regolamentari e, ovviamente, “corredata” di Bud Spencer e Terence Hill, anche loro risolti in mattoncini. E anche oggi, chi in quel 1974 non era ancora nato conosce perfettamente la Dune Buggy, e sa che cosa rappresenta nell'immaginario collettivo italiano.

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