mercoledì 10 giugno 2020

LANCIA DELTA, 40 ANNI FA AUTO DELL'ANNO

LANCIA DELTA AUTO DELL'ANNO 1980 auto epoca anni 80

Carissimi tutti,
in attesa di una ripresa a tutti gli effetti delle normali attività, ci piace proporvi oggi un momento di memoria storica; risaliamo a 40 anni fa, nel 1980, anno in cui La Lancia Delta veniva votata quale auto dell'anno. Un riconoscimento più che meritato, data l'eccezionale qualità del veicolo in questione, sotto molteplici aspetti. Lo conferma il successo di una serie che venne reiterata dal 1979 al 1993 in 525 231 esemplari, incluse le versioni sportive; il tutto in 4 serie, corrispondenti ad altrettanti periodi: la prima tra il 1979 e il 1982, la seconda tra il 1983 e il 1986, la terza tra il 1986 e il 1990, e la quarta e ultima tra il 1991 e il 1993, quando sarebbe stata sostituita dalla Delta II generazione.
Il modello, rimasto nell'immaginario collettivo, è frutto del parto di Giorgetto Giugiaro, che ha il compito di trovare un sostituto adeguato ai tempi della celeberrima Lancia Fulvia. Giugiaro, però, rimescola le carte: la sua Delta non è una figlia naturale della Fulvia, tali e tanti sono i cambiamenti che ne fanno un unicum; un nuovo inizio. Casomai, alla Fulvia succede la Beta, almeno fino al 1981. A quel punto, la Delta è già affermata (e premiata), e fa storia a sé, mentre l'idea della Beta viene ridefinita nella Lancia Prisma. A noi, oggi, interessa la prima serie della Delta, quella, per l'appunto, del riconoscimento del 1980. Prima serie che copre il quadriennio 1979-1983, quanto a dire l'ultima stagione, forse, di un'Italia più forte, più ottimista, e anche, come si usava dire, più rampante. I rilievi tecnici vedono un autotelaio, derivato per lo più dal pianale della Beta, assai evoluto: sospensione anteriore a ruote indipendenti di tipo MacPherson con braccio oscillante inferiore e montante costituito da ammortizzatore idraulico e barra stabilizzatrice; sospensione posteriore a ruote indipendenti di tipo MacPherson con due bracci oscillanti trasversali, braccio oscillante longitudinale inferiore (puntone), montante costituito da ammortizzatore idraulico telescopico a doppio effetto e molla a elica disassata con barra stabilizzatrice (di fatto una sospensione Multilink con la inusuale peculiarità di poter regolare la convergenza anche sull'assale posteriore).
La Delta fu lanciata sul mercato inizialmente con due motorizzazioni quattro cilindri in linea, con albero a camme in testa e cilindri in lega leggera derivati da quelli montati dalla Fiat Ritmo, ma migliorati nell'alimentazione, di 1301 cm³ (78 CV) o 1498 cm³ da 85 CV, oltre a un motore 1100 cm³ destinato, per motivi fiscali, ai mercati di Grecia e Portogallo. Parecchie le innovazioni, come i paraurti anteriori e posteriori in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro e una dotazione comprendente il lunotto termico con tergilavalunotto, specchietto sinistro regolabile manualmente dall'interno (il destro era opzionale), finiture della carrozzeria in alluminio anodizzato, cornice calandra in acciaio inox, sottoscocca sottoposto a elevati sistemi di trattamento e verniciatura anticorrosione, fari anteriori allo iodio, doppi indicatori di retromarcia e fendinebbia posteriori, tergicristalli a tre velocità, volante regolabile in altezza. Come si vede, si fa largo uso di materiali moderni, di leghe speciali, di soluzioni originali e a volte del tutto inedite.
All'interno, plancia comandi, bocchette di aerazione e quadro strumenti presentavano un disegno squadrato, mentre una particolare attenzione era rivolta ai processi di insonorizzazione dell'abitacolo, a tutto vantaggio del confort di marcia. Accorgimenti che fecero meritare alla Delta il premio per la vettura dell'anno. Due anni più tardi, nel 1982, vennero lanciate le Delta 1300 LX e 1500 LX, con dotazioni di serie che portavano la Delta a un rango superiore: alzacristalli elettrici, ruote in lega leggera, vetri atermici, sedile posteriore sdoppiato, interni in tessuto Zegna. Un'auto filante e a suo modo lussuosa, che non poteva non diventare il sogno, più o meno proibito, dei giovani di tutte le età negli anni Ottanta.

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